PIERLUIGI MONSIGNORI POTSY
presentazione dell’artista
Pierluigi Monsignori, in arte Potsy, è un artista che vive e lavora ad Umbertide, dove è nato, dove vive il contatto con se stesso e con l’ambiente naturale che lo circonda.
La sua arte lo porta a vivere e viaggiare naturalmente per il mondo.
Il suo essere artista è lo specchio naturale della sua vita, della sua filosofia. Persona brillante e sensibile. Mette sempre al centro della vita i sentimenti e i valori, che non escono fuori come vuote parole, ma come contenitori pieni di spirito e di gentilezza; alquanto rare oggi giorno.
Eclettico e poliedrico, Pierluigi, ha spaziato in diversi settori artistici, senza tralasciare la musica. Si avvicina al campo musicale studiando il violino; canta per 6 anni in una Blues Band; concludendo il suo cammino artistico musicale come compositore e autore.
Pierluigi Monsignori ha collaborato per alcune televisioni, e come Speaker radio.
Ha pubblicato articoli e fotografie per riviste d’arte.
Prosegue la sua carriera come fotografo di scena per compagnie teatrali; esegue Book fotografici, per personaggi importanti dello spettacolo e non solo; ha eseguito Back Stage fotografici per film.
Nel corso del suo operare, Pierluigi, ha ideato e fondato diversi movimenti culturali tra i quali spiccano: Ignavismo, Matorcismo e Randagismo (concepito insieme ad Isabella Ceccarelli).
Fa parte di diversi ordini: Guardie d’Onore al Panteon; Ordine di San. Miguel in Portogallo; ed altri come AIOC.
Importante per Pierluigi è stata la creazione di Plastic Food Project, 2010 come installazione di Land Art che utilizza materie plastiche riciclate.
Plastic Food Project è stato presentato al presidente della camera e al ministro dell’ambiente. Partecipa ogni anno all’european week for waste reduction, Settimana europea per la riduzione dei rifiuti (SERR).
Il progetto vede animare i rifiuti, nel senso non tanto del riciclaggio, ma proprio del non produrli. Un’attenzione forte all’ecosostenibilità e all’ecologia mondiale. Uno smuovere coscienze verso l’uso consapevole e rispettoso delle risorse. Plastic Food Project collabora a numerosi progetti internazionali rivolti alla riduzione dei rifiuti.
Il progetto, ha ampliato lo spettro visivo della coscienza, toccando l’usa e getta nei sentimento odierni. Insomma, uno spreco non solo di risorse, ma di sentimenti e valori in senso stretto, è quello che emerge dalla facilità con cui si guastano i rapporti umani, senza provocare sofferenza nell’animo; il modo negativo con cui non si da più valore anche ai piccoli oggetti che significano legami e segni profondi di relazione e di umanità.
Plastic Food Project ha sottolineato l’Usa e Getta sia nelle cose materiali che nei sentimenti e nei rapporti umani e affettivi. Con questo movimento viene caratterizzato in maniera esaustiva il concetto odierno di consumismo.
L’ecosostenibilità del nostro pianeta dipende solo da noi e da come riusciamo ad impostare in modo corretto la nostra quotidianità, soprattutto nei consumi, che sono il primo riflesso evidente del modo di vivere personale. Il comportamento assunto verso il consumismo stesso, nel corso del tempo, ha inequivocabilmente influito anche nella solidità e sui rapporti affettivi e sociali in generale.
Plastic Food Project vuole essere, in sostanza, una denuncia evidente.
La società odierna dovrebbe essere messa difronte a questa realtà espositiva.
l’installazione Plastic food Project è stata portata a Bruxelles, Londra, al Centro per l’arte Contemporanea Pecci di Prati al Museo internazionale Luzzati di Genova ed in molte altre città nel mondo, una parte dell’installazione fa parte della collezione permanente del MAC di Bahia in Brasile.
Ha avuto numerosi riconoscimenti, e vinto premi di rilevanza nazionale e internazionale come nel Campionato di giornalismo del quotidiano La Nazione 2012-2013 Premio della Critica.
Naturale sviluppo di Plastic Food Project, è stato: Contro Corrente. La nuova istallazione di Pierluigi Monsignori si sviluppa come un pesce costituito di mattoni colorati.
il Pesce contro corrente ha una simbologia molto forte e importante; incentrata innanzi tutto sui valori della famiglia, sul senso di responsabilità e crescita interiore, sia morale che spirituale.
Mentre Plastic Food Project era una denuncia evidente, ora Contro Corrente, vuole essere un invito al cambiamento vero e proprio, al ritorno ai valori, ai sentimenti che hanno creato le nostre radici storiche e sociali, quei sentimenti condivisi senza parole e senza spiegazioni. L’installazione vuole lanciare un appello internazionale affinché l’Europa non diventi un contenitore ricco di rifiuti sociali e povero di valori morali.
Contro Corrente, assume significati diversi in base alla sua collocazione, come sottolinea l’artista: i pesci sono stati istallati sempre rivolti con la testa verso il basso, questo simboleggia il nuotare del pesce contro corrente rispetto ai problemi che affliggono la società moderna. Problemi che sono diventati più materiali che spirituali, e per questo lo spirito si ribella cercando un moto contro corrente.
L’opera rappresenta la voglia di cambiamento, di vivere contro corrente e promuovere azioni positive che possano portare a riflessioni evidenti sia per la vita sociale, sia verso un rispetto maggiore dell’ambiente in cui viviamo.
Contro Corrente non è solo un pesce che nuota contro corrente, ma un vero e proprio movimento, una filosofia di vita, un mattone posto per una società migliore, non solo un’utopia, o un’istallazione estemporanea.
Contro corrente ha fatto un viaggio in Umbria, è stato installato nelle più belle piazze delle città medievali; ha collaborato con le scuole della regione. I bambini hanno colorato i loro mattoni, ognuno il suo senso di famiglia di mattone della società.
Il viaggio contro corrente di Pierluigi Monsignori, in arte Potsy, è iniziato nel capoluogo umbro, Perugia.
I valori che Pierluigi vuole trasmettere partono dai bambini, gli uomini e le donne del futuro, e Perugia, rappresenta il cuore dell’Umbria, un punto di riferimento per i cittadini.
Il pesce di Pierluigi parla di sentimenti e di emozioni, di valori della famiglia ai quali tornare, con i quali vivere, valori condivisi e vissuti. Insomma quell’unità che troppo spesso la vita moderna disgrega.
L’andare contro corrente, è un ritornare. Non si va mai contro corrente se si sa dove andare, se si conosce la strada.
Il suo lavoro parla di ritorno ai valori concreti, parla della famiglia come unità fatta dalle persone; ma anche di valori dell’arte e della ricerca stessa più intima e personale. I valori vengono condivisi con i bambini della scuola, non solo spiegati, ma vissuti insieme a loro, facendogli toccare con mano l’arte. Un punto di vista da trasmettere alle nuove generazioni, in un progetto che coinvolge, insieme all’artista tanti bambini.
Pierluigi si muove tra le scuole della regione, dove dà vita al suo pesce che poi, istallato nelle piazze, nuota contro corrente, assieme ai bambini.
La visione dell’opera è il punto di partenza per muoversi con le nuove generazioni, per formare non solo una mente creativa, ma per formare coscienze nuove, proiettate verso il futuro; mantenendo i capisaldi stabili, come mattoni, nei valori personali della famiglia e nei sentimenti con i quali vengono vissuti. Questo al di là di tutti i simboli metaforici e cattolici che il pesce rappresenta. Senza tralasciare i valori ecologici abbandonati dall’era industriale e dalle mode.
E così da Perugia, Pierluigi Potsy si sposta verso Spoleto, poi a Città di Castello, dove attraverso laboratori didattici accompagna i bambini a dipingere mattoni, ognuno il suo caposaldo verso il futuro. Dall’unità alla moltitudine creativa e all’istallazione del pesce nelle piazze principali delle città umbre. Insomma, una speranza per il futuro, reale e concreta, solida come mattoni, fiduciosa come un pesce che nuota contro corrente, speranzoso di trovare acque più pulite e meno inquinate.
La nuova opera di Potsy si è così trasformata in un progetto artistico-culturale, promosso dalla Fondazione Umbra per l’Architettura (FUA) con la collaborazione di Sistema Museo, Circo Instabile e associazione “Voci e Progetti”. Un team di architetti volontari affianca Pierluigi Monsignori nel suo tour tra le più belle città umbre, grazie anche al patrocinio della Fondazione “Perugia 2019 con i luoghi di Francesco d’Assisi e dell’Umbria”, del Comune di Perugia, Spoleto, Città di Castello e Foligno. I laboratori si concluderanno al centro della Piazza principale di ogni Comune coinvolto, dove lo stesso Potsy realizzerà la sua performance artistica, installando l’opera originale.
Il pesce che nuota contro corrente è stato esposto all’interno del Museo San Francesco di Montone; e in ultimo all’interno del Museo Diocesano di Gubbio. L’installazione è stata visitata anche dal presidente dei giovani industriali dell’Umbria, Marzio Cinti Presciutti, che condivide i valori di Contro Corrente ed in particolare di Plastic Food (si stà adoperando per una riduzione del packaging a partire proprio dall’industria ed in particolare coi giovani industriali).
Ma il suo viaggio non si conclude, continua infatti a Prato, al Parco Prato, in mostre nella regione Umbria e in Lazio.
Contro Corrente è diventato anche un libro di poesie, edito da liberodiscrivere, nel 2013. A Palazzo Ducale di Genova, in occasione del Festival Internazionale di Poesia, Pierluigi Monsignori ha installato il suo Pesce di Contro Corrente, e presentato il libro di Poesie. Qui, sia il libro che l’installazione, hanno riscontrato numerosi consensi, dato il messaggio importante di cui si sono fatti carico.
Autore di un altro libro di poesie: Stereogramma dell’anima, edito nel 2001.
Pierluigi Monsignori prosegue il suo viaggio artistico, collabora con le scuole di ogni ordine e grado, con le sue lezioni nelle scuole e la partecipazione con le sue opere.
Quella di Pierluigi Monsignori Potsy è una sensibilità in continua crescita e formazione, che colpisce le persone che lo avvicinano. Un bisogno di esprimere il suo se, al di fuori di schemi e preconcetti, ma valorizzando il suo essere uomo, in continua evoluzione, sia con Plastic Food che attraverso Contro Corrente, in un processo continuo di crescita e viaggio attraverso il fluire della vita.
Pierluigi Monsignori
Loc.Sioli, 208
06024 Gubbio PG